venerdì 5 gennaio 2007

Petizione dal sito dei Giovani Dubbiosi

Importante iniziativa dal sito dei Giovani Dubbiosi , eccone un' estratto:

"Siamo un gruppo numeroso di giovani diplomati e laureati in cerca di prima occupazione e intendiamo sottoporre alla signoria vs illustrissima il seguente gravissimo problema: il costo elevatissimo da sostenere per partecipare a concorsi e/o colloqui per assunzione a fronte di una serie di sconti e benefici di varia natura economica riservata ai deputati di vario ordine e grado ( deputati alle regioni, deputati alle camere, deputati al Parlamento europeo ) a totale carico della collettività.

Procediamo con ordine, immaginiamo che un giovane aspirante ad un lavoro – ovviamente munito di computer, stampante, carta e inchiostro e abilitato ad una forma di collegamento in internet – debba effettuare la seguente procedura:

1. acquistare una pubblicazione di annunci-offerte di impiego o consultazione via internet; costo medio = 3 euro.

2. effettuare una o più telefonate o e-mail di riscontro; c.m.= 1euro .

3. redigere curriculum, autocertificazione, domanda e inviare via Poste ( raccomandata con ricevuta di ritorno); c.m.= 4,60 euro

4. compilare e pagare, in caso di concorso pubblico, un bollettino di tassa di partecipazione ed inviare varia documentazione; c.m.= 15 euro.

5. recarsi, il giorno del colloquio o del concorso, ad una distanza media di 250 chilometri dalla sua abituale residenza con spese di pernottamento, viaggio a/r, pasti e spostamenti metropolitani; c.m.= 150 euro per ogni giornata.

Bene, anzi male, come risulta evidente il costo medio per un colloquio si aggira intorno ai 173,60 euro. Ma non finisce qui: ipotizziamo che il giovane disoccupato-medio effettui, come minimo, 20 tentativi per ogni anno, allora il costo lievita a 3472 euro. Infine, questo ultimo dato va moltiplicato, almeno, per 3; cioè per gli anni indicati dalle statistiche ufficiali necessari per ottenere una prima occupazione a tempo indeterminato. Allora il costo finale risulta di 10416 euro. E’ utile ricordare che questa cifra, ovviamente, grava sul bilancio familiare e non gode di alcuna misura di detrazione fiscale.

Questi dati, già drammatici, diventano scandalosi e vergognosi per un Paese che ha abolito i privilegi di tipo feudale, se raffrontati con le agevolazioni tariffarie, i benefici di varia natura ed i doni di cui godono, a spese della collettività, i nostri rappresentanti – democraticamente eletti – nelle varie assemblee istituzionali: dal piccolo comune al consesso europeo. Continua...

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